Marcello Vandelli, Seconda Biennale d'arte di Barcellona
Marcello Vandelli
Seconda Biennale d'arte di Barcellona
5 / 7 Maggio 2017
Qui di seguito riporto cio' che Paolo Levi, ( Torino, 19 marzo 1935. Critico d'arte, giornalista, saggista,curatore d'arte Italiano )autorevole figura di spicco tra i critici d'arte italiani, ha scritto in merito alle opere di Marcello Vandelli :
Una delle opere non in esposizione :
Seconda Biennale d'arte di Barcellona
5 / 7 Maggio 2017
Qui di seguito riporto cio' che Paolo Levi, ( Torino, 19 marzo 1935. Critico d'arte, giornalista, saggista,curatore d'arte Italiano )autorevole figura di spicco tra i critici d'arte italiani, ha scritto in merito alle opere di Marcello Vandelli :
"Le
ricerche espressive e sperimentali del primo e del secondo Novecento
– divenute sin dal loro nascere moda ispirativa e collezionistica
europea – condensavano certezze e messaggi estetici rivoluzionari;
individuiamone alcuni, presi a caso: il Futurismo salutava con
ottimismo l’avvento dell’era industriale; Valori Plastici, al
contrario, riprendeva i contenuti estetici del Rinascimento, senza
compromessi; il Surrealismo privilegiava esecuzioni tematiche di
ambito strettamente onirico, con Sigmund Freud come profeta; il
Realismo socialista mirava alla rivoluzione proletaria,
contribuendovi con l‘illustrazione della lotta di classe,
supportata da tela, cartone o carta; l’Informale degli anni
Cinquanta rifiutava, come scelta morale, la rappresentazione della
figura umana, perché ridotta in cenere nei crematori di Auschwitz;
l’area Concettuale, imperante sul mercato internazionale, dai primi
due decenni del XX secolo ad oggi, annuncia con funerea
determinazione la morte dell’arte, avallando prodotti di forme e
materiali inusuali, e artisti impegnati contro l’estetica
Idealista.
Questo
recente millennio, alla soglia dei vent’anni, esprime appieno
l’attuale contradditorio percorso del comparto d’arte, dove si
contrappongono messaggi variegati, in un moto vorticoso iniziato un
secolo fa con l’apparizione violenta e dissacrante del Movimento
Futurista. Attualmente vediamo soprattutto una grande confusione di
linguaggi espressivi, in una sorta di Torre di Babele dell’arte. E
possiamo solo concludere che, alla fin fine, ogni epoca ha l’arte
che si merita. Per questo, e non per altro motivo, mi sono chiesto
all’istante, di fronte alle composizioni di Marcello Vandelli, come
sia possibile per un’autentica forza della natura, per un pittore
libero e geniale come lui, riuscire a operare in tempi così oscuri.
La sensazione ricevuta al primo impatto è stata quella insolita di
trovarmi al cospetto di un extraterrestre, del tutto fuori dal tempo
e dalla storia, e un estroverso senza freni. Esaminando poi con la
dovuta attenzione una decina di lavori, ho potuto percepire dalla
complessità della sua scrittura pittorica l’energia effervescente
di un artista il cui ricco patrimonio emotivo è guidato da Ermes in
ogni occasione ispirativa. È la realizzazione di lampi pittorici
visionari, frammenti di un inconscio dalle radici antiche. Sono
magistrali alchimie di forme e di colori, intuizioni che appartengono
all’invisibile filigrana dell’anima di un artista talentuoso.
Illuminazioni fulminee, rivelazioni approdate istantaneamente sul
supporto nella loro completezza, costituiscono una sorta di
anticamera ispirativa per approdare a un’esecuzione che progredisce
segno dopo segno, campitura dopo campitura. Sono passaggi dove
Marcello Vandelli si attiene al suo codice alchemico, e dove gli
ingredienti basilari sono rappresentati dalla convivenza equilibrata
di rabbia e di allegria, di sogno e di realtà. Sono momenti
esecutivi che rappresentano un gioco delle parti su un palcoscenico
allusivo, di cui solo l’autore possiede la chiave d’accesso.
Nella
mirabile tessitura del costrutto intravedo la magica energia creativa
di Ermes che qui sembra aver preso dimora. Queste composizioni di
arcane simbologie esprimono il dettato che proviene da tensioni
intime inarrestabili, senza le quali Marcello Vandelli non potrebbe
portare a compimento dipinti di simile fattura immaginifica.
Egli
infatti agisce secondo un suo codice cromatico, che è poi il
riflesso materico delle sue inquietudini. Ed è per questo che la sua
innata gioia di vivere non gli impedisce di cogliere i rovelli
di Anime perdute, una pagina pittorica suadente, una struggente
composizione sulla soglia dell’astrazione; o l’esemplarità
simbolica del costrutto Ancora Christi, una riflessione sul
sacro e nel contempo messaggio profano, da non intendere quindi solo
come rappresentazione in chiave squisitamente religiosa. In questi
lavori è in piena evidenza che Marcello Vandelli usufruisce del dono
dell’Intuizione, di cui la natura lo ha dotato con visibile
generosità, e di cui egli fa perfetto uso. Lo conferma
sapientemente, con altre parole, il collega Paolo Capacciola quando,
addentrandosi nelle formulazioni espressive del pittore, conclude il
suo testo critico con considerazioni pertinenti alla poesia: Nelle
sue strofe pittoriche non si nasconde una storia, un tema,
un’immagine: nel suo stilema si racchiude un mondo fatto di ricordi
e di visioni, di geometrie spurie e di colori fin troppo puntuali.
Appartiene all’immanenza della sua quotidiana utopia di artista
guerriero e di pittore interiormente fanciullo, l’addolorarsi di
quanto poco il mondo che lo circonda riesca ad afferrare i suoi
messaggi, sia dal punto di vista estetico che di contenuto. In
verità, il solo possibile approccio alle sue ermetiche folgorazioni
di pittura narrativa, lo si affronta appropriandosi della superficie
del quadro, seguendo la voce del titolo che ci inoltra in un
territorio dove la percezione visiva non ha risposte certe. O meglio,
una risposta possibile sta nel considerare ogni composizione di
Marcello Vandelli come un prezioso e ineludibile tassello di un
grande puzzle, un macrocosmo vibrante di colori per raccontare
l’universo, per celebrare l’arte e la vita, nel bene e nel male,
con il linguaggio sincero della gioia e dell’inquietudine."
Paolo
Levi
Una delle opere non in esposizione :
Tecnica mista su Osb
Dim. 125 x 83
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